What We See While We Run

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sabato 15 febbraio 2014

Anello alto di Castelluccio di Norcia


Hike running sul Piccolo Tibet


Itinerario in un luogo unico, tutto corribile a quote tra i 1300 ed i 1700 metri di altitudine.

Anche d'inverno con innevamento medio è possibile comporre itinerari di varie lunghezze e difficoltà.


Dalla piazza di Castelluccio di Norcia (m 1453) saliamo verso Colle (m 1742) sulla carrozzabile che taglia il versante SE del Monte Veletta (m 1614).




La salita è graduale, salvo alcuni brevi tratti più ripidi, e con il fondo dissestato ma facile.
Ampi panorami sul Pian Grande, sulla Costa del Vettore e su Castelluccio di Norcia.
In 4 km siamo saliti di 300 m, tanto basta per garantirci i successivi 10 km di pianura e discesa a quota 1600-1700 m.



Da Colle puntiamo verso Forca di Rapegna (m XXXX), attraversando prati e boschetti, lasciando a sinistra il panorama sui piani di Norcia e a destra la Val di Canatra.



Il sentierino che aggira il versante sud del Monte Lieto (m 1944) a quota 1600 m è assolutamente sconsigliato con neve abbondante.
Con la neve che abbiamo trovato noi invece è stata un'aerea e divertente traversata, a caccia di grip e tracce di sentiero, fino a Forca di Gualdo (m 1496).



Per rientrare a Castelluccio abbiamo attraversato tutto il Pian Perduto, correndo liberamente sul prato trasformato in acquitrino dalla neve disciolta.


lunedì 3 febbraio 2014

Giro del Monte Linguaro

Hike running nell'Alta Valle del Potenza


Itinerario interessante perché permette di correre un lungo tratto oltre i 1000 m di quota, su cresta ampia con prati sommitali, e di percorrere un tratto del Sentiero Francescano Assisi-Loreto nella Valle della Scurosa.


Il nostro percorso inizia dall'abitato di Sefro (m 497) e risale la Valle dell'Eremita fino al valico della Forcatura.
Si può scegliere la strada bianca che sale gradualmente su fondo sempre più sconnesso ma sempre corribile, o la mulattiera sul versante opposto con tratti più ripidi nel bosco.


Dal valico si sale ancora su prato in direzione sud, lasciando sulla sinistra la vetta del Monte Linguaro (m 1390).
I panorami che si aprono sono molto ampi, dal Piano di Monte Lago verso i Monti Sibillini fino al Gran Sasso d'Italia.



Qui si corre liberi, seguendo qualche traccia sul prato e prendendo come riferimento in lontananza il Monte Ràngora (m 1205).



Dalla faggeta di Forca di Bara si scende nella Valle della Scurosa su single-trak che taglia le pendici del Monte Pennino (m1571).
Spesso il sentiero scompare e qui abbiamo incontrato i caprioli.

La discesa nella Valle della Scurosa è tecnica e divertente.
Il sentiero non è ripido ma passa continuamente da una parte all'altra del torrente con continui guadi su rocce affioranti.


Cascatelle e fenomeni carsici fanno apparire e scomparire l'acqua del ruscello.
La corsa è un continuo slalom tra la vegetazione, il fondo cambia continuamente.
Alcuni tratti di faggeta ad alto fusto sono splendidi.


Usciti dalla valle si arriva alla strada asfaltata che in tre km riporta a Sefro.
Itinerario di difficoltà medio-facile consigliato in tutte le stagioni.